Eurovision, pesanti stravolgimenti a poche settimane dall’evento: partono le polemiche, cosa non si potrà fare quest’anno..
L’Eurovision Song Contest è una competizione canora che si tiene ogni anno ed è organizzata dall’European Broadcasting Union (EBU).

L’evento risale a tantissimi anni fa e nacque infatti nel 1956: i Paesi europei volevano promuovere la cooperazione tra gli Stati e idearono un evento leggero e divertente. Negli anni, l’Eurovision si è poi trasformato in un fenomeno anche culturale e attuale, dove gli artisti analizzano situazioni contemporanee e con eccentricità trattano anche temi molto delicati come l’inclusività.
L’evento si divide in due fasi: una semifinale e una finale. Nell’ultimo atto ci sono i Paesi cosiddetti Big Five (Italia, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito), i migliori delle semifinali e il Paese che ha vinto l’edizione precedente: a decidere la classifica sono i voti di un team di esperti e quelli del pubblico. Per l’Italia, quest’anno, ci sarà Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”: solitamente nel nostro Paese viene scelto l’artista che vince il Festival di Sanremo. Olly, tuttavia, ha deciso di rinunciare e di non andate al grandissimo evento per i suoi impegni in tour: per questo motivo, la RAI ha invitato il secondo classificato. Nell’edizione del 2025, c’è da registrare però una grande novità: vediamo insieme cosa non si potrà fare quest’anno.
Eurovision, cosa non si potrà fare quest’anno: il regolamento attuale, scattano le polemiche
Tra qualche settimana, inizierà l’Eurovision Song Contest: quest’anno l’evento si terrà dal 13 al 17 maggio: il Paese ospitante è la Svizzera. In occasione dell’inizio, l’EBU ha modificato il regolamento sulle bandiere.

Attenzione però: per prima cosa, il regolamento sarà diversissimo tra il pubblico e gli artisti in gara. Il pubblico sarà libero di sventolare qualsiasi bandiera nei limiti delle leggi svizzere. Il caso Palestina sarà eloquente: lo scorso anno, ad esempio, la bandiera dello Stato era vietata perché per regola venivano accettate solo le bandiere dei Paesi in gara.
Più restrittive le regole per i cantanti: gli artisti possono portare una sola bandiera che rappresenti il loro paese. La bandiera in questione sarà consegnata prima della flag parade dalla radiotelevisione svizzera. Gli artisti, quindi, non possono presentarsi con bandiere di altri paesi o con bandiere che raffigurano altri simboli. Mengoni, ad esempio, nel 2023 portò sul palco dell’Eurovision la bandiera arcobaleno: nell’edizione 2025, nessuno può replicare ciò.

Il personale addetto alla sicurezza ha il diritto di negare l’ingresso o cacciare dall’arena tutti gli individui che non rispettano le regole. Ma quali sono le bandiere che violano le leggi svizzere? Ovviamente quelle con contenuti razzisti e discriminatori, simboli che incidano all’odio, bandiere di organizzazioni terroristiche.